Strappo alla regola

Milano, Teatro Manzoni
Fino al 9 novembre
Realtà e fantasia, teatro e cinema, rapporti tra passato e presente interagiscono in questa commedia che, pur presentando eventi di incubo e orrore, regala momenti di comicità e leggerezza.
In una sala cinematografica deserta viene proiettato per prova un film dell’orrore. La scena si svolge all’interno di una storica villa sul Lago di Como che custodisce un tragico segreto. Siamo negli anni Settanta. Orietta (Maria Amelia Monti) si reca con il fidanzato a visitare la villa con l’intenzione di acquistarla ma ad un tratto si perde e viene inseguita da un misterioso assassino. Nel tentativo di sfuggirgli trova uno strappo nello schermo da cui esce. Si ritrova nella sala deserta ove incontra Moira (Cristina Chinaglia), la maschera del cinema, che al momento crede di essere impazzita per l’inaspettata presenza.
Temendo di essere licenziata, causa interruzione del film, Moira vorrebbe che Orietta rientrasse nello schermo per farsi uccidere come previsto dal copione, ma quest’ultima nega perché vuole assolutamente salvarsi e cambiare il suo destino. Così le due donne iniziano a dialogare confidandosi reciprocamente i propri problemi. In particolare, Moira rivela la sua disperazione perché vittima di una relazione tossica da cui non riesce ad uscire e sarà proprio Orietta a salvarla. Mentre sul palcoscenico agiscono solo le due attrici, sullo schermo si muovono i vari personaggi del film, tra cui Asia Argento, Marina Massironi, Sebastiano Somma.
Edoardo Erba è autore e regista di Strappo alla Regola.
(G.T.V.)



