Man Ray. Forme di luce
Milano, Palazzo Reale
Fino all’11/1/2026
È in corso a Palazzo Reale a Milano una grande retrospettiva dedicata a Man Ray (Philadelphia 1890- Parigi 1976).
Pittore, fotografo, regista, Emmanuel Radnitsky che si è scelto lo pseudonimo di Man Ray (uomo raggio di luce), si è formato inizialmente nell’ambiente artistico americano. Venuto poi a contatto con le avanguardie europee e in particolare con artisti quali Marcel Duchamp acquisisce linguaggi artistici del tutto nuovi. A Parigi, entrato in relazione con gli artisti del gruppo surrealista guidato da André Breton. si dedica alla sperimentazione di tecniche del tutto innovative, in particolare si rivolge alla fotografia usando un linguaggio rivoluzionario, con uno stile sofisticato e ironico. É stato il primo ad elevare la fotografia ad una forma d’arte.
Venuto a contatto con importanti case di moda e ben noti stilisti come Elsa Schiapparelli e Coco Chanel, ha inventato la fotografia di moda e le immagini da lui ritratte sono apparse su riviste internazionali. La sua arte ha segnato profondamente le avanguardie internazionali.
In mostra sono presenti circa trecento opere tra fotografie, disegni, litografie e documenti provenienti da collezioni pubbliche e private.
Attraverso il percorso espositivo si colgono i principali temi trattati dall’artista. Gli “autoritratti” che restituiscono personaggi ambigui e camaleontici. I “ritratti” degli amici intellettuali europei ed americani, simboli dei loro ambienti culturali. Le sue “muse” le donne che lo hanno accompagnato nella vita tra cui in particolare Alice Prin, nota come Kiki de Montparnasse, cantante e modella. I “nudi” trattati come forme astratte e composizioni di luce. Le “rayografie” che segnano la sua ricerca di sperimentazione e solarizzazione. La “moda” simbolo di naturale eleganza. I “multipli” che esprimono adesione allo spirito dadaista. E infine il “cinema” momento di sperimentazione pura, resa attraverso la proiezione di quattro filmati.
L’esposizione, promossa dal Comune di Milano-cultura e prodotta da Palazzo Reale e Silvana Editore, è curata da Pierre-Yves Butzbach e Robert Rocca.
(G.T. V.)
