Mostre

Ferdinand Hodler – Filippo Franzoni – Un sodalizio artistico

Museo d’arte della Svizzera italiana – Lugano – Sede LAC – Piazza Bernardino Luini 6

Fino al 10 agosto 2025

Ferdinand Hodler – Il bosco di faggi

Strutturato come un dialogo, con le opere dei due pittori su pareti opposte, che si alternano ad ogni stanza, il percorso della mostra propone 80 dipinti realizzati nell’arco di quattro decenni dai due pittori, dal 1870, anno di inizio dell’attività di Ferdinand Hodler, fino al 1911, anno della scomparsa di Filippo Franzoni, mettendo in evidenza come entrambi fossero affascinati da simili scorci del paesaggio svizzero.

Mentre Ferdinand Hodler (Berna, 1853 – Ginevra, 1918) è conosciuto a livello internazionale come uno dei massimi rappresentanti del simbolismo, Filippo Franzoni (Locarno, 1857 – Mendrisio, 1911) è ancora poco conosciuto al di fuori dalla Svizzera italiana.

Nato a Locarno da famiglia borghese di idee liberali, Franzoni si è formato all’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano, è stato vicino alla scapigliatura e tra i pochi locali a intrattenere un rapporto con la colonia del Monte Verità di Ascona.

Dopo un apprendistato presso un vedutista, Hodler si è formato invece a Ginevra nel solco della lunga tradizione di pittura di paesaggio ginevrina.

A partire dal 1890 i percorsi professionali e umani dei due artisti si sono incrociati più volte nella nascente scena artistica elvetica, partecipando attivamente a giurie ed esposizioni di rilievo nazionale e internazionale, diventando protagonisti di un primo, autentico scambio culturale tra le diverse regioni linguistiche del paese. Entrambi si sono affermati, inoltre, come straordinari interpreti del paesaggio, influendo, ciascuno a suo modo, sulla lettura e la percezione del territorio che hanno dipinto: principalmente il Lago Lemano e le Alpi svizzere nel caso di Hodler, il Lago Maggiore e i dintorni di Locarno nel caso di Franzoni.

La mostra è accompagnata da un catalogo edito da Edizioni Casagrande Bellinzona (edizione italiana) e Verlag Scheidegger&Spiess Zurigo (edizione tedesca) con testi di Cristina Sonderegger, Monika Brunner e Veronica Provenzale e una prefazione di Tobia Bezzola, direttore MASI Lugano.

Filippo Franzoni – Saleggi di Isolino
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